martedì 27 maggio 2008

GIOCHI D'INFANZIA

Ricordo alle elementari i giochi che si facevano durante la ricreazione. C'erano giochi per i maschi e giochi per le femmine. Io giocavo sempre con le femmine. Non perchè mi riconoscessi in loro, ma perchè facevano giochi più intelligenti (concetto espresso da M. Bianchi nel libro Generation of Love, Baldini e Castoldi Editore).

Ora aggiungo:
I maschi tiravano i calci al pallone, le femmine facevano già i giochi di ruolo in cui bisognava assumere una parte specifica, rispettarla nei diritti e nei doveri, con i pro e i contro, e portarla soprattutto a compimento.

Già a sette anni quindi dovevi dimostrare di essere in grado di rispettare il tuo ruolo, dimostrare responsabilità e saperti gestire.

Ecco perchè le femmine facevano giochi più intelligenti dei maschi.

Quando si cresce poi le cose si invertono. Le femmine restano ferme alle elementari, i maschi invece si dividono in due gruppi: quelli che restano ancora con la testa nei piedi e il pisello in una palla, e quelli che iniziano ad impersonificare personaggi più responsabili.

E così il mondo crea classi sociali (e sessuali) distinte: quelli dell'eterno pallone (chiamiamoli A), quelli che governano gli A (chiamiamoli B) e le C (quelle ferme alle elementari). Poi ci sono le D (quelle che hanno la C ma riescono ad avvicinarsi ai B).

Quindi, politicamente parlando, il mondo viene diviso in A+C (popolo lavoratore) e in B+D (classe dirigente).

C'è chi comanda e chi subisce, chi decide e chi non ha voce.

E pensare che sono solo 10 stupidi minuti di ricreazione.....

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